Benvenuti nel sito storico di Milano Classica, realizzato tra il 2014 ed il 2018.
In home page resta il cartellone dell'ultima stagione realizzata con la direzione artistica di Michele Fedrigotti.
Un nuovo sito di Milano classica si trova all'indirizzo http://www.orchestramilanoclassica.it/wp/
La XXVI stagione concertistica di Milano Classica si svolge sotto il segno della “Milano fantastica”!
Nella cornice della Palazzina Liberty, sarà una Milano dalle molteplici sfaccettature quella che scopriremo attraverso i suoni dell’Orchestra da camera di Milano Classica e negli appuntamenti della stagione cameristica. L’obiettivo è far coesistere attualità e ricerca storica, giovani artisti e nomi affermati, concerti tradizionali e nuove forme di fruizione della musica classica dal vivo.
Si conferma il forte interesse per il repertorio barocco, spesso con la proposta di opere di rara esecuzione, unita all’attenzione alla produzione contemporanea; ritorna la presenza di molti artisti amici e delle formazioni stabili in residence, il Quartetto Indaco e Le Cameriste Ambrosiane con le loro conversazioni-concerto; si ritrovano filoni già presenti nelle precedenti stagioni: il repertorio tradizionale per orchestra da camera, opere teatrali di piccole dimensioni, musica da film, musica squisitamente milanese, riletture di opere nate per altri organici. Alla forte continuità con il passato si unisce il lavoro di trasformazione e di ricerca dedicato ad una sempre maggior individuazione del ruolo di Milano Classica nella vita musicale, e in generale nella cultura, milanese.
L’apertura della stagione orchestrale, domenica 15 ottobre, è affidata all’armonica a bocca di Gianluca Littera, che con l’orchestra disegnerà un percorso nel barocco europeo, arricchito dal preziosismo di un compositore-cardine della Milano Novecentesca, Luciano Chailly. La Mitteleuropa settecentesca di Carl Philipp Emanuel Bach e Mozart sarà invece al centro dell’impaginato del 12 novembre, “Les Nations Anciens et Modernes”, con il grande barocchista Pierre Hantaï sul podio. Giuseppe Califano, direttore d’orchestra noto anche come voce della milanese Radio Popolare, ci porterà il 3 dicembre nel mondo della musica da film, con un “Cinematic Dream” che va da Chaplin a Desplat, attraverso Williams, Rota e Morricone. Nel cuore della Milano musicale dei viaggiatori del XVIII secolo torniamo il 17 dicembre con il programma che dà il titolo alla stagione: Vanni Moretto dirigerà le rare meraviglie di Maria Teresa Agnesi,Sammartini e Serini, nonché un estratto dalla propria Milan Suite. È poi il mondo di Hummel, altro protagonista della grande civiltà mitteleuropea, che scopriamo nel concerto monografico del 14 gennaio, con Didier Talpain sul podio, il fortepiano di Alessandro Commellato e il violino di Stefano Barneschi.
Marcello Scandelli, violoncellista e concertatore, darà nuovamente voce alla vocazione barocca dell’Orchestra domenica 11 febbraio. E a un Settecento raro è dedicato anche l’appuntamento del 25 febbraio, con il fascino sobrio della Milano di Brioschi, Zani e Zuccarini, ma anche due arie dalla Silvia di Vivaldi, scritta proprio per il meneghino Teatro Regio Ducale: sul podio ci sarà Enrico Casazza, con la voce prestigiosa di Gemma Bertagnolli. Pianista celebre e amatissimo dai milanesi, Bruno Canino affiancherà il Quartetto Indaco, ensemble residente di Milano Classica, nell’arrangiamento di Lachner del Quarto Concerto op. 58 di Beethoven, il 18 marzo. Una vera e propria star del fagotto, Sergio Azzolini, l’8 aprile sarà concertatore e solista in un programma dedicato a Fasch, Vivaldi e Händel. A chiudere la stagione, il 20 maggio, con il direttore artistico Michele Fedrigotti cembalista e concertatore, saranno le note di Giovanni Battista Pergolesi, con la raffinata proposta dell’operina La contadina astuta..
Dodici saranno gli appuntamenti della stagione cameristica: l’apertura è il 10 dicembre, con il Trio Metamorphosi e Monica Bacelli che, in un programma a tema scozzese, presenteranno anche il loro nuovo cd DECCA. Le Cameriste Ambrosiane, ensemble in residenza, animeranno quattro conversazioni-concerto, con la presenza di conversatori brillanti e sapienti quali Giovanni Albini, Alessandro Maria Carnelli, Francesca Badalini e Lorenzo Arruga: “Eco di un amore disperato” il 21 gennaio (Sestetto n. 2 op. 36 di Brahms), “In una notte trasfigurata” il 18 febbraio (con il capolavoro di Schönberg), “Incontro fra Muse” l’11 marzo (dedicato alle compositrici di musica per il cinema) e, con la partecipazione di Luisa Prandina, “L’arpa magica” il 15 aprile, omaggio a Debussy nel centesimo anniversario della morte. Intorno al compositore francese ruoterà anche il concerto “…Pour le piano”, il 25 marzo con Diego Petrella al pianoforte, e quello del 3 giugno, con il Quartetto Indaco. Il fil rouge mitteleuropeo proseguirà invece negli appuntamenti del 28 gennaio, con Lello Narcisi e il Trio Il Furibondo interpreti di Mozart e Bach/Mozart, e il 6 maggio, con il violoncello di Anatoly Liebermann e il pianoforte di Chantal Stigliani impegnati nel primo capitolo di un’integrale beethoveniana. Novecento e contemporaneità troveranno invece spazio nel sofisticato programma proposto da Federico Bagnasco (contrabbasso), con Michele Fedrigotti al pianoforte, il 4 febbraio, in un percorso fatto di influenze reciproche fra la Germania di Hindemith e Henze e l’Italia di Dallapiccola e Luciano Chailly; il 29 aprile con Weill e Gershwin interpretati dall’Afea Quartet e il soprano Dorela Cela; il 13 maggio con S/Concerto, jam session fra musica e letteratura, animata da Le Cameriste & Friends.
Tutti i concerti si terranno la domenica mattina, alle 10.45, con l’eccezione di “Cinematic Dream” (3 dicembre), alle 17.30, e “S/Concerto” (13 maggio), alle 21.
Infine, nello slancio verso il futuro vanno anche le riflessioni e le attività promosse in relazione alpatrimonio dell’eredità culturale di EXPO 2015 e della sua Carta di Milano, nata in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per il Pianeta dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, nate dalla convinzione che Milano possa svolgere un ruolo importante nella promozione di una cultura del diritto e di qualità della vita, e dal riconoscere l’importanza della dimensione etica che la pratica della musica può esprimere e promuovere.