Alessandro Commellato
Nel 1985, a Padova, in preparazione al Concorso Chopin di Varsavia, si tiene un Concorso Chopin italiano in cui Fedrigotti viene premiato con un 3° premio, ex-aequo con Alessandro Commellato (1° non assegnato, 2° Adele Arnò).
Nasce da questa prima conoscenza un rapporto che vedrà spesso negli anni ’90 Fedrigotti e Commellato lavorare in collaborazione, a 4 mani e a 2 pianoforti.
Ciò accade nella tournèe di Alice dello spettacolo su Satie, Faurè e Ravel, Melodie passagére, in cui insieme suonano la colonna sonora dal vivo di Satie di Entr’acte di Renè Clair, e brani da Dolly di G. Faurè e da La belle excentrique di E. Satie.
poi nello spettacolo “Autour de Chopin” (1995), produzione scaligera replicata poi per la Fenice al Teatr Narodowy di Varsavia,
in cui si dividono le parti pianistiche e suonano insieme a 4 mani, e a due pianoforti, brani di Chopin, Thalberg, Czerny, Pixis.
Video de La ricciolella di F. Chopin
Video della Fantasia su temi della Norma di S. Thalberg
Articolo Corriere della sera Archivio storico
ed ancora nel balletto scaligero “Chèrie”, di Roland Petit (1996), con Carla Fracci e Massimo Murru, in cui si dividono le parti pianistiche e suonano insieme due movimenti dal Concerto per due pianoforti e orchestra di F, Poulenc.
Articolo Corriere della sera Archivio storico
Attualmente sono entrambi in servizio come docenti di pianoforte presso il Conservatorio G. Cantelli di Novara, dove dividono, in giorni diversi, la stessa aula.
Nel tempo l’interesse per il primo ‘800 si è sviluppato per entrambi come un’attenzione speciale agli strumenti storici, ed è degli ultimi tempi il progetto di realizzare per il Conservatorio di Novara un Master sul pianoforte storico, utilizzando pianoforti di proprietà di entrambi.
Nell’edizione di PianoCity 2017, al teatro dell’Arte a Milano Fedrigotti ha suonato su un pianino Pleyel del 1845 di Commellato per una “Lesson” chopiniana.
21 maggio Milano Pianocity
Teatro dell’arte – Triennale
Incontro con Chopin ed il pianino Pleyel
Fedrigotti partecipa a Pianocity 2017, presso il Teatro dell’arte, il mattino di domenica 21, alle ore 10.00, con una “Lesson”, nuova formula di Piano city, dedicata a Chopin ed al suo pianino Pleyel, suonando uno strumento del 1845 appartenente ad Alessandro Commellato.
Incontro con Chopin ed il pianino Pleyel
Il pianino Pleyel, strumento da casa, da viaggio (lungamente atteso per la permanenza invernale a Majorca nel 1838, arrivo’ tardi, quasi al termine del soggiorno), da lavoro, era il luogo dal quale Chopin insegnava ai suoi allievi, impegnati su un pianoforte a coda.
Oggi lo incontriamo, in un esemplare del 1845, con la magia e la semplicità del suo suono, in un incontro con Chopin e la drammaturgia della sua scrittura.
“Se non ho una completa padronanza dei miei mezzi, se le dita sono meno flessibili, meno agili, se non trovo la forza di plasmare la tastiera secondo la mia volontà, di condurre e modificare il movimento dei tasti e dei martelletti come intendo io, allora preferisco un pianoforte Erard; il suono si produce da sé nella sua limpida brillantezza; ma se mi sento vigoroso, disposto a muovere le dita senza fatica, senza nervosismo, preferisco i pianoforti di Pleyel.
La trasmissione del mio pensiero, del mio sentimento è più diretta, più personale. Percepisco le mie dita in comunicazione più diretta con i martelletti, che traducono con esattezza e fedeltà la sensazione che desidero produrre, l’effetto che voglio ottenere“.
(Fryderyk Chopin)