La collaborazione con Danilo Lorenzini inizia una sera di dicembre 1974, quando lo zio di Michele Fedrigotti, Luciano Chailly, invita entrambi nella sua casa di Milano, in viale Bianca Maria, per leggere a due pianoforti, sul suo Erard ottocentesco e sul suo verticale, il suo nuovo pezzo per violino e due pianoforti “Triplum”.
Alla fine della serata Lorenzini propone di provare a suonare qualcosa insieme, e dalla preparazione di un primo concerto a Borgotaro su autori francesi, nel febbraio 1975, nasce un duo pianistico che è durato fino al 1981.
Nel corso di quegli anni il duo, a 4 mani e/o due pianoforti, tiene récital con un repertorio vario (tra cui l’integrale dell’opera di Mozart per pianoforte a 4 mani a Milano al Teatro Verdi), e partecipa a varie manifestazioni e concerti, e a trasmissioni della RAI TV e di Radio Lugano.
Incide in alcuni CD: per la Rusty Records incide la sonata tritematica per due pianoforti di L. Chailly; per la Cramps, in CD prodotti da F. Battiato, musiche di Lorenzini in I fiori del sole, dove Fedrigotti suona anche la Messa per organo, e di Giusto Pio in Motore immobile; il duo partecipa poi anche nei CD Polli d’allevamento di Giorgio Gaber (arrangiamenti di F. Battiato) e L’era del cinghiale bianco (nel brano Luna indiana) di Franco Battiato.
Nel corso degli anni successivi Michele Fedrigotti ha eseguito un brano di Lorenzini, Omaggio a Bach, in un récital alla Società Umanitaria nel 1990, ed insieme hanno realizzato un altro récital a 4 mani a Milano, al Teatro Filodrammatici, nel 1997.
I concerti: