Anni ’70
Gli anni ’70 sono anni di studio e formazione musicale e pianistica, presso il Conservatorio di Milano; Michele Fedrigotti studia pianoforte con Chiaralberta Pastorelli, ed armonia e composizione (fino al IV° anno, compimento inferiore) con Renato Dionisi.
Viene premiato nei concorsi giovanili dell’ Enal di La Spezia, nel 1971, 3° classificato categoria (A Mozart Sonata in Do M kv 309 e Chopin Improvviso Fantasia op 66), e di Osimo nel 1973 (Schumann Papillons op. 2 e Chopin Ballata in Sol m op. 23), quando come 2° classificato nella categoria G vince un pianoforte Offberg che rimarrà in seguito per qualche anno il suo strumento di studio.
Nel 1975 inizia l’attività concertistica partecipando come solista alla stagione dell’Angelicum a Milano suonando il 1° concerto di Shostakovic per pianoforte, tromba ed archi, op 35, con notevole successo.
Tromba solista è Franco Titani, 1a tromba dell’orchestra della RAI di Milano, e direttore Cal Stewart Kellogg
ASCOLTO
Shostakovic Concerto per pianoforte, tromba e archi op 35 1° movimento
Shostakovic Concerto per pianoforte, tromba e archi op 35 2° movimento
Shostakovic Concerto per pianoforte, tromba e archi op 35 3° e 4° movimento
L’anno successivo torna all’Angelicum come 3° pianoforte nel concerto per 3 pianoforti k 242 di Mozart, coinvolto dalla sua insegnante C. Pastorelli e dal marito E. Perrotta; la direzione è di G.Rivoli.
Nel 1976 si diploma nella sessione estiva in pianoforte col massimo dei voti e lode (L. van Beethoven Sonata in La b M op. 110, F. Chopin Sonata in Si b min op. 35, J. Brahms Rapsodia in Mi b M op 119, L. Dallapiccola Quaderno musicale di Anna Libera, W.A. Mozart Concerto in Sol M kv 453, L. van Beethoven Concerto n° 5 in Mi b M op.73) , ed inizia da ottobre l’attività didattica come docente di pianoforte presso la Civica Scuola di Musica di Milano.
L’anno successivo insegna anche per brevi periodi pianoforte complementare al Conservatorio di Milano, come supplente.
In quegli anni tiene qualche recital come solista e suona in formazioni da camera con Danilo Lorenzini (duo pianistico), Marco Pace (violoncello e pianoforte), Stefano Cannetta (flauto e pianoforte), Michelle Bérod (soprano e pianoforte); comincia a suonare con Anahi Carfi, con cui incide brani di Luciano Chailly per la RAI TV (Triplum) e per la Rusty Records (Sonata tritematica n° 8) .
Attraverso D. Lorenzini ed il suo maestro A. Ballista, di cui segue un corso sul repertorio contemporaneo a Rovereto, conosce la scuola pianistica napoletana e le pubblicazioni Ricordi di A. Brugnoli; prende qualche lezione a Napoli con V. Vitale e comincia con ciò ad approfondire la tecnica strumentale.
Frequenta a Padova nel ’78 un seminario sull’interpretazione di Chopin tenuto da L. Stefansky, L. Gante, G. Belotti.
Partecipa alla programmazione del Teatro alla Scala per le scuole in una serie di concerti in decentramento su Prokofiev (’76/’77)
Cercando la partitura di Cafè table music, ascoltato nell’ LP Battiato inciso da A.M. Salvetta ed A. Ballista, e che esegue poi in concerto con Michelle Bérod, conosce Franco Battiato. Con lui partecipa a qualche concerto di musica sperimentale; è anche coinvolto nell’incisione di 3 CD della Cramps da lui prodotti, Motore immobile con musiche di G. Pio, i fiori del sole con musiche di D. Lorenzini e I prati bagnati del monte analogo di F. Messina.
Comincia ad interessarsi di musica antica e costruisce personalmente un virginale, copia di un italiano del ‘600, da un kit Zuckermann, col quale comincia a dare qualche concerto con repertorio siecentesco, soprattutto G. Frescobaldi ed i virginalisti inglesi.